IL POTERE RELAZIONALE
Giorni fa, durante un incontro con diversi responsabili, è emersa una comune visione del potere in azienda.
Il potere viene considerato espressione di una qualità personale che deriva da ruoli e titoli formali, dai risultati riconosciuti, dalle competenze e dall’esperienza.
E spesso viene associato alle informazioni che controlliamo, alla reputazione che ci siamo costruiti, al carisma, alla resilienza e all’energia comunicativa.
Cosa manca a questa diffusa lettura del potere?
Forse un occhio più aperto e consapevole alle relazioni.
Il nostro potere non è di fatto abilitato e condizionato dalle relazioni di sostegno e funzionali che sviluppiamo con gli altri?
Le interazioni e le alleanze che forgiamo possono essere importanti risorse di supporto, consigli, informazioni. E se trascurate o ignorate possono costituire potenziali punti di resistenza, più o meno passiva.
Chi ha potere relazionale va oltre l’esercizio di controllo sugli altri e comprende il valore e la strategia del creare buone relazioni, alimentarle nel tempo, mettere insieme le persone giuste, co-creare idee che diventeranno progetti realizzabili e condivisi.
Michela Barbieri – Senior Consultant Fluxus hr.